Statuto dell'associazione

(Associazione Consultorio Trans Genere)

ART.1 - L'Associazione di volontariato CONSULTORIO TRANS GENERE più avanti chiamata per brevità associazione, con sede in Torre del Lago Puccini (LU) frazione di Viareggio via Dell'Aquila 27/2, costituita ai sensi della legge 266/91 e della L.R.T. 26 aprile 1993, n° 28 e successive modifiche persegue il fine esclusivo della solidarietà sociale, umana, civile, culturale, in particolare l'associazione si impegna per l'affermazione del diritto all'identità personale di quanti si riconoscono transessuali, transgender, travestiti (di seguito indicati per brevità con l'acronimo ” T* “) e intersessuati che aderiscono agli ideali di questo Statuto, sintesi delle idee che animano l'Associazione.

ART.2 - L'associazione è apartitica e si atterrà ai seguenti principi: assenza del fine di lucro, democraticità della struttura, elettività, gratuità delle cariche associative, gratuità delle prestazioni fornite dagli aderenti ( salvo il rimborso delle spese anticipate dal socio in nome e per conto della associazione), i quali svolgono la propria attività in modo personale e spontaneo. Ai sensi della suddetta democraticità della struttura, tutti gli organi sociali ( Consiglio direttivo, collegio dei revisori, ecc.) vengono eletti esclusivamente e liberamente dall'Assemblea ordinaria dei soci; le cariche all'interno dei suddetti organi sociali ( Presidente, vicepresidente, segretario, tesoriere, ecc.) vengono attribuite dal rispettivo organo. Tutti i membri di organi sociali devono essere soci. L'Associazione è un organizzazione pacifista, ecologista, non violenta, antirazzista, antitotalitaria, libertaria e antifascita.

ART.3 - L'associazione opera in maniera specifica, con prestazioni non occasionali di volontariato nelle seguenti aree di intervento: nel campo socio-sanitario, della cultura e dell'informazione, nel dialogo e confronto con istituzioni, partiti e sindacati, nell'alleanza con altri movimenti che condividano i suoi obiettivi e principi.

ART.4 - Per perseguire gli scopi sopraindicati, l'associazione realizza i seguenti interventi:
a) L'istituzione di consultori pubblici e/o privati per favorire:

• l'inserimento (o il re-inserimento) delle persone T* nel mondo del lavoro;
• la loro piena integrazione sociale;
• la ricerca di abitazione;
• l'incontro e/o confronto delle realtà T* ed intersessuate.

b) Fare opera di supporto e informazione circa i problemi delle persone T* ed intersessuate in particolare presso: servizi sociali, forze dell'ordine, frontiere, uffici anagrafici, strutture socio-sanitarie, magistratura, enti di formazione scolastica, sindacati, associazioni di categoria, ordine dei medici e degli psicologi, aziende, ecc.
c) L'istituzione di strutture locali di supporto alle persone con Disturbo dell'Identità di Genere (DIG) o intersessuate che prevedano: linee telefoniche di aiuto, counselling, informazioni medico-legali, prevenzione delle malattie trasmissibili sessualmente, formazione di gruppi di auto-aiuto rivolti specificatamente a persone T* e/o intersessuate e loro familiari, partner, amici, al fine di favorire una migliore conoscenza e comprensione delle relative problematiche.
d) Rappresentare a livello nazionale la realtà T* ed intersessuata in sede legislativa e giudiziaria, collaborando con tutte le altre realtà sociali, politiche e associative nazionali.
e) Collaborare alla realizzazione di un sistema normativo più evoluto in materia di parità dei diritti, delle libertà civili e dell'autodeterminazione delle persone T* ed intersessuate in riferimento ai diritti fondamentali della nostra Costituzione e dei vari organismi sovranazionali.
Obiettivi dell'Associazione saranno altresì il riconoscimento dei diritti civili delle coppie T*, l'abolizione di ogni discriminazione normativa relativa al genere e all'orientamento sessuale, il riconoscimento dell'autodeterminazione alla propria identità di genere delle persone intersessuate e di quanti non si identificano necessariamente con i contenuti stereotipati dei termini “maschio” e “femmina”.
f) Favorire il riconoscimento giuridico delle persone T* e il loro diritto ad avere dei documenti consoni alla loro realtà psicologica per permettere una vita sociale libera da discriminazioni e/o ostacoli legati al loro sesso, genere ed orientamento sessuale.
g) Promuovere il diritto delle persone intersessuate all'autodeterminazione della propria identità di genere, abolendo (tranne nei casi in cui vi sia reale ed accertato rischio grave per la salute) la rettificazione chirurgica – e conseguente attribuzione anagrafica -alla quale sono attualmente sottoposte di prassi alla nascita.
h) L'Associazione Consultorio Transgenere ha stipulato una convenzione con l'Azienda USL 12 Versilia e l'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.

SOCI

ART.5 - Possono far parte dell'associazione, in numero illimitato, tutti coloro che si riconoscono nello Statuto e intendono collaborare per il raggiungimento dei fini ivi indicati.
La richiesta di adesione va presentata al Presidente dell'associazione.
Il Consiglio direttivo si riserva di accettare o meno tale richiesta motivando la sua decisione.
Nessun motivo legato a distinzioni di razza, sesso, religione, possesso di cittadinanza italiana o straniera può essere posto a base del rifiuto di richiesta di adesione all'associazione.
I soci hanno diritto a frequentare i locali dell'associazione e a partecipare a tutte le iniziative e manifestazioni promosse dalla stessa a riunirsi in assemblea per discutere e votare sulle questioni riguardanti l'associazione, eleggere ed essere eletti membri degli organi dirigenti. Hanno diritto di voto in assemblea i soci che abbiano rinnovato la tessera almeno cinque giorni prima dello Svolgimento della stessa.
Lo status di socio, una volta acquisito, ha carattere permanente e può venir meno solo nei casi previsti dal successivo art. 6. Non sono pertanto ammesse iscrizioni che violino tale principio, introducendo criteri di ammissione strumentalmente limitativi di diritti o a termine.

ART.6 - La qualifica di socio si perde per:

• decesso;
• mancato pagamento della quota sociale;
• dimissioni;
• espulsione per i seguenti motivi: inosservanza delle disposizioni dello statuto, di eventuali regolamenti o delle deliberazioni degli organi sociali; per danni morali e materiali arrecati all'associazione e comunque in ogni altro caso in cui il socio svolga attività in dimostrato contrasto con gli interessi e gli obiettivi dell'associazione.

ART.7 - Contro ogni provvedimento di espulsione è ammesso ricorso al Presidente entro trenta giorni, sul quale decide in via definitiva la prima Assemblea dei soci.

ART.8 - La quota associativa non è rimborsabile, è intrasmissibile e non è rivalutabile.

ART.9 - Gli aderenti dell'associazione prestano la loro opera gratuitamente in favore dell'organizzazione e non possono stipulare con essa alcun tipo di lavoro, dipendente o autonomo. L'Associazione può assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo esclusivamente nei limiti necessari al suo regolare funzionamento oppure se sia necessario per qualificare o specializzare l'attività da essa svolta.

ORGANI SOCIALI

ART.10 - Sono organi di partecipazione democratica e direzione dell'associazione:

• Assemblea generale degli iscritti;
• Consiglio direttivo;
• Presidente;
• Vicepresidente.

ART.11 - L'assemblea generale degli iscritti può essere ordinaria o straordinaria.
Il consiglio deve convocare l'assemblea ordinaria dei soci almeno una volta l'anno entro il trenta Aprile.
Inoltre può convocare quando crede necessario altre assemblee ordinarie o straordinarie.
La convocazione avviene tramite avviso scritto, oppure e-mail o SMS contenente la data e l'ora di prima e seconda convocazione, nonché l'ordine del giorno, da inviare ad ogni iscritto almeno sette giorni prima.

ART.12 - L'assemblea è formata da tutti i soci ed è presieduta dal presidente del Consiglio direttivo e in caso di sua assenza dal vice-presidente. Nel caso di assenza di entrambi l'assemblea elegge un proprio Presidente. Il presidente dell'Assemblea nomina un segretario con il compito di stendere il verbale della suddetta, accerta la regolarità della convocazione e costituzione, il diritto di intervenire e la validità delle deleghe.

ART.13 - L'assemblea può essere sia ordinaria che straordinaria L'assemblea ordinaria è regolarmente costituita, in prima convocazione, alla presenza della metà più uno dei soci con diritto di voto e delibera a maggioranza assoluta dei voti di questi ultimi. In seconda convocazione l'assemblea è regolarmente costituita qualunque sia il numero degli intervenuti e delibera a maggioranza semplice sulle questioni poste all'ordine del giorno. L'assemblea straordinaria è valida in prima convocazione quando sono presenti almeno i due terzi dei soci con diritto di voto e delibera a maggioranza assoluta dei voti di quest'ultimi; in seconda convocazione qualunque sia il numero dei soci con diritto di voto.
Qualora si debba decidere per lo scioglimento della associazione il Consiglio Direttivo dovrà convocare un'assemblea straordinaria e saranno necessarie le seguenti maggioranze favorevoli: in prima convocazione almeno i due terzi dei soci presenti aventi diritto al voto; dalla seconda convocazione in poi la maggioranza assoluta dei voti dei presenti.
Ogni delibera avviene a scrutinio palese salvo diversa richiesta da parte dei due terzi dei presenti.
Hanno diritto di voto tutti i soci in regola con il pagamento della quota sociale.
Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio ed in quelle che riguardano la loro responsabilità gli amministratori non hanno diritto al voto.
Ogni socio ha diritto ad un voto. E' ammessa una sola delega per ciascun socio.

ART.14 - L'assemblea ordinaria delibera su qualsiasi proposta venga presentata alla sua attenzione e in particolare:

• nomina ( o sostituzione ) degli organi sociali;
• approvazione dei rendiconti preventivi e consuntivi, delle relazioni annuali del consiglio direttivo;
• approvazione dei programmi dell'attività da svolgere;
• redazione- modifica- revoca di regolamenti interni;
• deliberazione su ricorso presentato da un socio che è stato espulso: la deliberazione dell'assemblea è inappellabile.

ART.15 - Le variazioni dello Statuto devono essere approvate da un'assemblea straordinaria.

ART.16 - Le decisioni prese dall'Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, impegnano tutti i soci sia dissenzienti che assenti. Ogni socio ha diritto di consultare il verbale dei lavori dell'assemblea redatto dal segretario e sottoscritto dal Presidente.

ART.17 - Il Consiglio direttivo è formato da 3 a 9 membri ( Presidente, vice-presidente segretario tesoriere ecc) e si riunisce di norma una volta al mese. Il Consiglio direttivo dura in carica per tre anni e può venire rieletto.

ART.18 - Compiti del Consiglio direttivo:

E' di pertinenza del Consiglio direttivo tutto quanto non sia per legge o per statuto di pertinenza esclusiva dell'Assemblea dei soci o di altri organi e comunque sia di ordinaria amministrazione. In particolare e tra gli altri sono compiti del Consiglio direttivo: • eseguire le delibere dell'assemblea;
• formulare i programmi di attività sociale sulla base delle linee approvate dall'assemblea;
• predisporre il rendiconto annuale;
• predisporre tutti gli elementi utili all'assemblea per la previsione e la programmazione economica dell'anno sociale;
• deliberare circa l'ammissione dei soci;
• deliberare circa le azioni disciplinari nei confronti dei soci;
• stipulare tutti gli atti e contratti inerenti le attività sociali;
• curare la gestione di tutti i beni mobili e immobili di proprietà dell'associazione o ad essa affidati.

ART.19 - I compiti principali del Presidente sono:

• rappresentare l'associazione di fronte a terzi e stare in giudizio per conto della stessa;
• convocare e presiedere le riunioni del Consiglio direttivo;
• deliberare spese in nome e per conto dell'associazione al di fuori di quanto stabilito dall'assemblea e dal Consiglio direttivo per un importo massimo deciso ogni anno dall'assemblea ordinaria.
• deliberare entro i limiti suddetti su tutte le questioni che per legge o per statuto non siano di competenza dell'assemblea dei soci o del Consiglio direttivo o di altro organo dell'associazione.

ENTRATE E PATRIMONIO SOCIALE

ART.20 - Le entrate della associazione sono costituite da:

• contributi dei soci;
• contributi di privati;
• contributi dello stato, di enti o di istituzioni pubbliche finalizzati esclusivamente al sostegno di specifiche e documentate attività o progetti;
• contributi di organismi internazionali;
• donazioni o lasciti testamentari;
• rimborsi derivanti da convenzioni;
• entrate derivanti da attività commerciali e produttive marginali.

Il patrimonio sociale ( indivisibile) è costituito da:
• beni mobili e immobili;
• donazioni, lasciti o successioni.

ART.21 - L'esercizio sociale della associazione ha inizio il 1° gennaio e si chiude il 31 Dicembre di ogni anno. Il consiglio direttivo presenta annualmente entro il trenta Aprile all'Assemblea la relazione nonché il rendiconto consuntivo dell'esercizio trascorso e quello preventivo per l'anno in corso.

ART.22 - Gli eventuali utili dovranno essere impiegati per la realizzazione delle attività istituzionali. E' fatto divieto di distribuire, anche in modo indiretto, gli utili di esercizio, le riserve, i fondi di gestione e il capitale durante la vita della associazione.

ATTIVITA' SECONDARIE

ART.23 - L'esercizio sociale della associazione ha inizio il 1° gennaio e si chiude il 31 Dicembre di ogni anno. Il consiglio direttivo presenta annualmente entro il trenta Aprile all'Assemblea la relazione nonché il rendiconto consuntivo dell'esercizio trascorso e quello preventivo per l'anno in corso.

DURATA E SCIOGLIMENTO DELL'ASSOCIAZIONE

ART.24 - La durata dell'Associazione è illimitata ed essa non potrà sciogliersi che per decisione di una assemblea straordinaria appositamente convocata dal Consiglio direttivo la quale dovrà decidere sulla devoluzione del patrimonio esistente, dedotte le passività, a favore di organizzazioni di volontariato che operino in identico o analogo settore. L'assemblea provvede anche alla nomina di uno o più liquidatori da scegliersi preferibilmente tra i soci.

NORME RESIDUALI

ART.25 - Per quanto non espressamente previsto dal presente statuto, dai regolamenti interni, dalle disposizioni e dagli altri atti emessi dagli organi competenti decide l'assemblea ai sensi delle leggi vigenti e dei principi generali dell'ordinamento giuridico.

Torre del Lago Puccini, 01/08/2011